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Storia e Geografia dell’isola di Zante

Zante (o anche Zacìnto, dal suo nome in greco Ζάκυνθος, Zákynthos) è un’isola greca 405 km² con una popolazione di
circa 40 000 abitanti.

L’isola si trova nel mar Ionio, vicino alle coste del Peloponneso e fa parte dell’arcipelago delle isole Ionie. È molto nota
perché, quando era ancora sotto dominio veneziano, diede i natali al poeta Ugo Foscolo, il quale dedicò all’isola il suo
noto sonetto A Zacinto.

Geografia dell’isola di Zante

Zante ha un territorio vario, con pianure fertili nella parte sudorientale dell’isola e terreno montuoso con scogliere
lungo le coste occidentali. Il clima mediterraneo e temperato con abbondanti precipitazioni primaverili dona un’intensa
vegetazione all’isola, tanto che Omero la indicò come Fiore di Levante.

Le estati sono molto calde (arrivano a sfiorare temperature di 43°/45°) ma sono anche molto secche, ciò non fa
avvertire l’afa. I mari che la bagnano sono particolarmente caldi (nel sud dell’isola l’acqua tocca anche i 30° nei mesi
caldi). L’isola non è stabile economicamente, ripone le proprie ricchezze in agricoltura, allevamento e turismo. Poche
sono le fabbriche sull’isola, soprattutto artigianali. Viene inoltre praticata l’attività mineraria, con due giacimenti attivi
nella parte occidentale dell’isola

Solo negli ultimi anni l’isola ha goduto di una forte espansione insediativa, che propone moderne attrezzature per
turisti ma mantiene scenari antichi intatti (soprattutto nell’entroterra dove non mancano mulattiere, strade sterrate).

Panorama della parte meridionale dell’isola.

La città maggiore è Zante, capoluogo omonimo dell’isola, chiamato dai greci anche Chora. La città è il porto principale e
da sola copre la metà della popolazione complessiva insulare. I prodotti principali sono olio d’oliva, uva e cedri. Un tipo
particolare di uvetta senza semi è nativo dell’isola. Non mancano spezie e carni ovine. Le coordinate della città sono:
latitudine 37.79139/37°47’29 N, longitudine 20.89528/20’53’43 E.

Zante ha dato i natali nel 1778 al poeta italiano Ugo Foscolo e nel 1798 a Dionysios Solomos, il principale poeta greco
moderno, autore dell’inno nazionale, la cui statua adorna la piazza principale della città.

L’isola ha un aeroporto, intitolato a Dionysios Solomos, dove atterrano principalmente voli nazionali. I voli dall’Italia
sono prevalentemente estivi; ormai ci sono collegamenti diretti da varie città italiane (tra cui Milano-Malpensa, Napoli,
Bologna, Bari e Brindisi), le altre città fanno scalo nella capitale greca Atene. L’aeroporto si trova a ridosso della baia di
Laganas, dando agli aerei l’impressione di atterrare sull’acqua.

La Storia e geografia dell’isola di Zante

Durante la guerra del Peloponneso l’isola fu alleata di Atene e nel 430 a.C. gli Spartani attaccarono la città. Poco tempo
dopo gli ateniesi la utilizzarono come base navale nella loro spedizione a Pilos. Nel 415 a.C. furono alleati degli ateniesi
nella spedizione in Sicilia. Dopo la guerra del Peloponneso l’isola fu alleata di Sparta (404-373 a.C.). Nel 374 a.C.
Timoteo, comandante ateniese, di ritorno da Corcira (Corfù), lasciò alcuni esiliati a Zakynthos che si stabilirono in un
luogo fortificato per lottare contro il governo pro-spartano.

Cadde sotto il dominio della Macedonia verso il 217 a.C., con il re Filippo V di Macedonia. Nel 211 a.C. il pretore romano
M. Valerio Lavino occupò la città di Zakynthos con eccezione della cittadella, ma fu restituita alla Macedonia. Nel 208
a.C. si concluse in Atamania sotto il governo congiunto di Filippo di Megalópolis e Hierocles de Akragas, che durò fino al
191 a.C., anno in cui si unì alla Lega Achea, però i macedoni la cedettero a Roma. Durante le Guerre Mitridátiche fu
attaccata dal generale Arquelao, che fu respinto. Appartenne all’Impero romano e dopo a quello bizantino. In seguito,
secondo un trattato, Zante fu trasformata in una democrazia indipendente, la prima dell’Ellade, che durò più di 650 anni

Zante e la Serenissima

Nel 1194 Matteo Orsini stabilì un governo locale a Zante, la Contea palatina di Cefalonia, Itaca e Zante. I sei secoli di
dominio veneto furono interrotti solo da una breve conquista turca dal 1479 al 1485. Nel Seicento fu costruita la
grande fortezza (terminata nel 1664).

Nel 1669 Zante vide accrescere notevolmente la sua popolazione, in seguito all’evacuazione dei veneziani da Creta. I
nuovi arrivati portarono con sé notevoli risorse e trasformarono Zante in una piccola Venezia con molti portici e molte
chiese, conseguenza della presenza mista di Cattolici e Ortodossi. L’8 maggio del 1748 i fratelli Demetrio I (1723 –
1793) e Demetrio III Nicolò Mocenigo, figli di Demetrio, ottennero dalla Repubblica di Venezia il titolo di conti del
Zante.[3]Il 6 febbraio 1778 vi nacque Ugo Foscolo.L’isola rimase sotto il dominio della Repubblica di Venezia fino al
1797, quando fu ceduta agli Austriaci con il Trattato di Campoformio.

La Repubblica eptanese

In epoca napoleonica fu stabilita nelle Isole Ionie la Repubblica eptanese che durò dal 1802 al 1810. La Repubblica
eptanese (cioè Repubblica delle sette isole) fu il primo governo semi-autonomo greco dopo molti secoli e adottò come
emblema il Leone di San Marco. Sotto protettorato russo-ottomano ma a guida veneto-greca, il piccolo Stato fiorì grazie
al contributo di importanti intellettuali greco-veneti, tra i quali Giovanni Capodistria,Bandiera della Repubblica delle
Sette Isole Unite (1800-1807)Dopo il Congresso di Vienna l’isola fece parte di un protettorato britannico fino al 1864
anno della sua incorporazione nel nuovo regno di Grecia.

Storia recente

Zante ha subito due gravi terremoti nell’estate del 1953 che causarono la totale distruzione delle infrastrutture
dell’isola.
Il più distruttivo di questi, avvenuto il 12 agosto, registrò 7,2 gradi sulla Scala Richter e fu percepito in tutto il paese.

Solo tre edifici rimasero in piedi dopo il disastro: la Cattedrale di San Dionisio, il palazzo della Banca Nazionale e la
chiesa di San Nicola “tou Molou”, del Molo. I primi aiuti giunsero dallo Stato di Israele: durante l’occupazione nazista
dell’isola, infatti, il vescovo Chrysostomos aveva dato ai tedeschi una lista degli ebrei di Zante contenente solo due
nomi, il suo e quello del sindaco. Gli aiuti israeliani giunsero con un messaggio: Gli ebrei di Zacinto non hanno mai
dimenticato il loro sindaco e il loro amato vescovo e ciò che hanno fatto per noi.